Come anticipato l’ozonoterapia è largamente impiegata in medicina e, in particolare, nel trattamento delle patologie della colonna vertebrale.

Difatti ha mostrato una grande efficacia nei pazienti affetti da ernie del disco e la comunità scientifica ne ha riconosciuto il suo grande valore.

Nello specifico consiste nell’iniezione di una miscela di ozono e ossigeno direttamente sulla zona da trattare senza provocare dolori e senza creare situazioni di convalescenza.

L’ozono, indicato in chimica con la sigla O3 si compone di tre atomi di ossigeno e la sua particolare struttura la rende reattiva e utile a livello biologico.

Questo elemento è naturalmente presente nell’atmosfera e il suo potere ossidante è rinomato anche in qualità di agente disinfettante o sbiancante.

Infatti l’ozono è largamente impiegato anche nei processi di potabilizzazione dell’acqua.

Come agisce in caso di patologie alla colonna vertebrale?

L’insieme dei disturbi a carico della schiena si manifesta attraverso numerosi sintomi e, nella maggior parte dei casi il paziente avverte dolore localizzato, difficoltà nei movimenti e irrigidimento muscolare.

In questi casi l’ozonoterapia ha lo scopo di partecipare all’insieme di terapie conservative e antinfiammatorie che aiutano il paziente a sbloccarsi dal dolore e a guarire più velocemente.

Quindi questo tipo di terapia è spesso abbinato a fisioterapia o ad altre terapie risolutive e, nel caso dell’ernia del disco è in grado di rigenerare i dischi corrotti e far retrocedere il nucleo polposo che causa dolore per via della sua fuoriuscita.

Questo tipo di trattamento non è invasivo proprio perché si va ad iniettare nel corpo una sostanza che lo stesso produce naturalmente grazie ai globuli bianchi che hanno lo scopo di proteggerci da corpi estranei.

Le proprietà ossidanti dell’ozono, quindi, hanno una grande efficacia nel trattamento delle infiammazioni, una condizione molto comune per chi soffre di patologie sulla colonna vertebrale.